Il Garante per la protezione dei dati personali ha fornito chiarimenti e indicazioni su alcune disposizioni del «codice deontologico» particolarmente controverse, che hanno generato dubbi interpretativi, incertezze e difficoltà applicative sia per gli operatori (gestori e altri soggetti titolari del trattamento dei dati contenuti nei sistemi di informazioni creditizie), sia per gli interessati.