Secondo quanto riportato da diversi organi di stampa locali è stata approvata lo scorso 12 febbraio la delibera di giunta che dà mandato all’assessore regionale alla mobilità e trasporti Andrea Corsini a sottoscrivere il protocollo d’intesa per la costituzione del Gruppo industriale del Tpl e che di fatto apre le porte alla fusione di tre delle grandi aziende tpl dell’Emilia Romagna (Seta e Start e Tper).
Il documento è valido per i prossimi due anni e va ad iniziare un percorso di accentramento di alcune funzioni che, nelle intenzioni, dovrà sfociare nella creazione di una big company del trasporto pubblico in vista delle gare di affidamento europee nel 2026.
Si tratta di una fusione che però di fatto è già in atto da alcuni anni dal momento che Tper è partecipata dalla Regione Emilia Romagna per il 46,13% e che la stessa Tper è già presente in Seta col 6,65% delle quote. Sempre Tper, tramite la holding Herm, di cui è socia al 94,95%, controlla un altro pacchetto di Seta per il 42, 84% mentre le altre quote sono degli enti pubblici modenesi, reggiani e piacentini.