Il nuovo piano della sosta rappresenta un ulteriore tassello per dotare la città di un sistema di mobilità sostenibile. I provvedimenti e le misure introdotti nel documento si integrano con gli interventi che sono in corso per migliorare la mobilità urbana, fornendo inoltre risposte ad alcuni annosi problemi come la sosta selvaggia in molti quartieri della città quali Borgo Trento, San Zeno, Veronetta e Cittadella. Il piano recepisce le richieste dei residenti dei quartieri limitrofi al centro che da anni chiedono si intervenga in tal senso. Un piano complesso, che oltre al riordino della sosta prevede una serie di provvedimenti a corredo del piano stesso come la pedonalizzazione di alcune vie e piazze cittadine e l’eliminazione delle fasce di ingresso libero in Ztl, tutte misure che rientrano in una visione complessiva della città e che si integrano con la realizzazione della filovia, la creazione di 25 km di nuove piste ciclabili e di nuove Zone 30, a favore di una mobilità urbana sostenibile.
Non viene realizzata nessuna Ztl in Borgo Trento, i permessi per entrare in Ztl rimangono invariati, così come non cambia nulla per lo scarico merci a favore delle attività economiche. Il nuovo piano punta ad una città più vivibile e a misura di persona. Un cambio culturale per una città più vivibile e di stampo europeo.
Oggi la Giunta ha adottato la revisione del piano comunale – datato 1999 – in linea con quanto già adottato e approvato dal PUMS, con l’obiettivo di riequilibrare lo spazio urbano al fine di offrire a tutti gli utenti, automobilisti, pedoni, ciclisti e trasporto pubblico locale spazi adeguati e sicuri.
Un processo che recepisce le indicazioni del Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums), lo strumento di pianificazione strategica adottato tre anni fa, e pianifica le azioni per realizzarlo. Tra le più significative, al fine di equilibrare la sosta selvaggia nei quartieri a corona del centro storico, c’è l’equiparazione delle zone di Borgo Trento, Valdonega e Ponte Crencano ai quartieri di San Zeno, Cittadella e Veronetta in termini di pianificazione della sosta prevedendo un contestuale aumento degli stalli giallo-blu per residenti. La definizione delle aree di parcheggio dei monopattini, prima all’interno della Ztl e poi nelle zone dove si registrano più soste, per evitare abbandoni che creano disagi su strane e marciapiedi. Quindi la pedonalizzazione di Via Pelliciai, Via Rosa, la Piazzetta della Funicolare e il Piazzale di Castel San Pietro, l’introduzione dei varchi elettronici a Santo Stefano, quartiere già normato oggi dalla divieti di ingresso ma solo con cartellonistica stradale, l’eliminazione delle fasce di libero accesso in ZTL con la possibilità per i residenti nel Comune di Verona di accedere tramite piattaforma informatica 3 volte al mese e l’adeguamento tariffario dei parcheggi su strada con contestuale introduzione di convenzioni con i parcheggi in struttura.
“Un piano complesso che consta di più misure, per una visione complessiva della città e dei suoi quartieri che si integra con la realizzazione della filovia, la creazione di 25 km di nuove piste ciclabili e di nuove Zone 30, a favore di una mobilità urbana sostenibile – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari-. L’obiettivo dei vari provvedimenti è quello di rendere la città e i suoi quartieri più vivibili e più a misura di persona, dove residenti e attività commerciali convivono insieme nel rispetto delle diverse esigenze. Il piano comprende numerosi interventi, alcuni puntuali partiranno già in estate dopo la chiusura delle scuole, altri dopo i dovuti passaggi amministrativi, per un iter graduale che andrà a regime nel 2026”.
“Anche il commercio è coinvolto in questa visione complessiva e tale approccio è frutto di un lavoro di condivisione con le parti coinvolte – ha detto l’assessore alle Attività produttive Italo Sandrini-. Il piano è il frutto di un lavoro di consultazioni e valutazioni preventive al fine di far convivere le esigenze di tutti: cittadini, commercio e turismo. Il cambiamento che ci apprestiamo ad attuare presuppone un cambio culturale che – come tale – richiede tempo, ma questi interventi contribuiranno a rendere la nostra città più appetibile per i cittadini e a darle una visione sempre più internazionale.
Fonte : Ferpress