1 Settembre, 2024

L’incontro semestrale del Gruppo di Lavoro Trasporti del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, a cui Federmobilità è regolarmente invitata, si è svolto a Bruxelles nei giorni 9 e 10 settembre. Si è trattato di un’occasione molto utile per fare il punto sull’interesse per la mobilità urbana da parte delle Istituzioni Europee.
 

Lo sviluppo dei piani d’azione

La consapevolezza dell’importanza della mobilità urbana e dei relativi problemi di congestione, produzione di gas serra e produzione di inquinamento atmosferico e acustico è ormai acquisita da tempo in tutti i documenti dell’Unione, ma solo recentemente si stanno discutendo precisi interventi di livello europeo volti ad affrontare tali problemi.
E’ del 24 giugno scorso l’approvazione da parte del Consiglio d’Europa, il massimo organo decisionale dell’Unione, delle Conclusioni riguardanti il Piano d’azione sulla mobilità urbana. Le azioni previste dal Piano sono e saranno svolte dall’anno in corso 2010 fino a tutto il 2012.
Sebbene queste azioni siano risultate meno incisive rispetto ad alcune delle aspettative che si erano create durante la discussione del piano, tuttavia si sta passando dai discorsi politico-programmatici (importanti ma che lasciavano ogni responsabilità di azione a livello locale) e dagli incentivi allo
scambio di buone pratiche (pure importanti ma non sufficienti), allo studio di interventi metodici che possano produrre effetti su larga scala e su molte situazioni.

E’ interessante rilevare anche che si sta sviluppando una positiva sinergia con le attività che sono contemporaneamente in corso in base al Piano d’azione sui sistemi di trasporto intelligenti.
 

Un tema sul quale la Commissione intende avanzare proposte concrete è quello dei cosiddetti SUMP, cioè dei Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile. La Commissione sta studiando interventi che possano favorire l’efficacia delle esperienze nazionali già in atto e farle decollare dove sono ancora totalmente assenti. Sul modo di porre in essere un approccio incisivo ma anche flessibile e basato sulla sussidiarietà è in corso uno studio, finanziato dall’Agenzia Europea per la Competitività e l’Innovazione EACI, che parte da esperienze molto efficaci come quella francese dei Piani degli spostamenti urbani (PDU) e quella britannica dei Piani locali dei trasporti (LTP).
L’efficacia di tali esperienze è connessa allo stretto rapporto che le leggi nazionali stabiliscono fra lo sviluppo dei piani e la disponibilità di finanziamenti statali per gli interventi.
Lo studio tiene anche conto dell’esperienza italiana dei Piani Urbani della Mobilità (PUM) sebbene molto meno efficace delle altre due.
Nell’ambito di questo studio sono previsti seminari di formazione che si svolgeranno in tutti i paesi membri dell’Unione Europea. Il primo seminario si terrà a Milano nei giorni 28 e 29 ottobre prossimi. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito ELTIS all’indirizzo
http://www.eltis.org/show_event.phtml?e_id=1530&mainID=462&Id= .

Un particolare aspetto organizzativo della mobilità urbana, che assume nel tempo sempre maggiore importanza, è quello della messa in atto di sistemi di riduzione degli accessi (ARS) con la conseguente creazione di Zone a Traffico Limitato, dette talvolta anche Zone Verdi.
La Direzione generale Trasporti della Commissione Europea (DG MOVE), al fine di predisporre misure che possano avere valenza generale e una larga accettazione nelle diverse città europee, ha finanziato uno studio che è in pieno svolgimento e i cui contenuti sono visibili presso il sito http://www.accessrestriction.eu/ . Di tali contenuti fanno parte iniziative di consultazione delle città e delle regioni e incontri di confronto fra i loro maggiori responsabili in tema di mobilità.

L’adozione di misure generalizzate in questo campo dovrà procedere di pari passo con la diffusione dei sistemi di controllo che siano in grado di garantire poi che le stesse misure siano anzitutto facilmente conosciute e quindi effettivamente rispettate dai conducenti. Questo è un importante punto di contatto fra lo sviluppo delle politiche di governo della mobilità urbana e la diffusione dei sistemi intelligenti di trasporto, basati sull’informatica e sulle telecomunicazioni.

Un nuovo Libro Bianco sui trasporti e la questione dei finanziamenti.

Nel rispetto delle scadenze decennali previste, gli uffici della Commissione Europea stanno preparando la bozza del nuovo Libro Bianco, che avrà validità fino al 2020.
Nelle sue conclusioni del 24 giugno scorso, già richiamate, il Consiglio d’Europa ha invitato letteralmente la Commissione a inserire in tale documento “la definizione di precisi obbiettivi e di politiche capaci di promuovere una mobilità urbana efficiente, sostenibile, sicura e sana”, confidando che i Piani Urbani della Mobilità possano conseguire positivi effetti.

E’ evidente che lo sviluppo di politiche sempre più incisive dipende anche dalla disponibilità di finanziamenti. Su questo punto si devono registrare prese di posizione oscillanti. Lo stesso Parlamento Europeo, che nella Commissione Trasporti aveva auspicato la creazione di uno specifico fondo per la mobilità urbana, nella sessione plenaria di luglio dedicata al futuro sostenibile dei trasporti ha un po’ ridimensionato la posizione, puntando piuttosto a far confluire su questi obbiettivi i canali di finanziamento esistenti.

Tuttavia la posizione del Consiglio, che in definitiva è quella che dà l’orientamento finale, invita la commissione sia a coordinare i finanziamenti esistenti sia a individuare ulteriori possibili fonti di finanziamento.

Da queste premesse è molto probabile che discendano indirizzi volti quanto meno a collegare i futuri finanziamenti europei proprio all’adozione dei piani urbani della mobilità. Peraltro, da qui alla definizione dei piani finanziari dell’Unione per il periodo 2014-2018, ha ancora senso sviluppare l’azione di pressione affinché sia creato uno specifico fondo.

Ulteriore ciclo di progetti CIVITAS

Nel frattempo, prima che si concretizzino le nuove iniziative allo studio, è imminente il lancio di un ulteriore ciclo di progetti CIVITAS, che costituiranno la fase 2 del ciclo CITAS Plus attualmente in svolgimento. Annunci più precisi sono attesi al Forum Annuale CIVITAS, che è programmato per i giorni 27-29 settembre prossimi nella città svedese di Malmoe. Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito http://www.civitas-initiative.eu/cms_forum10.phtml .

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