In cassa alle Regioni “mancano 300 milioni e così a dicembre non c’è trasporto pubblico, tutti i mezzi saranno nei depositi, non si pagano più gli autisti, la benzina, la manutenzione perché non ci sono i soldi”. Lo evidenzia Davide Caparini, coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, nel corso dell’audizione sul Def del 15 aprile davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
“Nel Def 2019 si prevede il blocco di 2 miliardi di euro per le famose clausole di salvaguardia che interessa, per quanto ci riguarda, tanti settori, non solo il trasporto pubblico locale, ma è proprio quello il settore che oggi ci preoccupa di più.
Mancano all’appello 300 milioni di euro. E’chiaro che quella spesa è congelata”. Insomma bisogna trovare questi 300 milioni e per farlo “serve una manovra aggiuntiva“.
Inoltre “il finanziamento del Fondo Nazionale Trasporti – ribadisce Caparini – sconta già la riduzione per fronteggiare i maggiori oneri dovuti alle agevolazioni fiscali sugli abbonamenti al trasporto pubblico”.
Sempre nell’audizione dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Def 2019, Caparini rileva che “c’è una spinta per gli investimenti, e noi chiediamo di utilizzare le Regioni – a fronte di quello che i dati testimoniano – come un hub per quanto riguarda lo sviluppo degli investimenti in sinergia con gli enti locali come Comuni e Province. Come Regioni siamo convinti di poter programmare, e abbiamo dimostrato di saperlo fare meglio dello Stato, e chiediamo che lo Stato ci utilizzi per quello che noi sappiamo fare bene per attivare quegli investimenti che, in questo momento, sembrano bloccati”.
Fonte : sito Conferenza delle Regioni