federMobilità esprime grande soddisfazione per l’intesa raggiunta in Conferenza Unificata, su proposta del Ministero dei Trasporti , tra Governo, Regioni, Province e Città metropolitane che permetterà di uniformare il costo dei servizi di trasporto in tutto il Paese. Sono d’accordo con il Ministro Delrio che considera questa intesa un passaggio storico atteso da decenni che, insieme a tutte le misure adottate in modo condiviso per migliorare il trasporto pubblico locale, potranno garantire servizi più equi. L’obiettivo prioritario dell’accordo sul modello di calcolo dei costi standard ha come base l’efficienza che, abbandonando quello incentrato solo sulla spesa storica, ripartirà più equamente fra le Regioni il contributo statale per i costi del TPL, in quanto i costi stessi rifletteranno il costo del servizio e la qualità erogata, in condizioni operative efficienti. Tale costo si basa su alcuni parametri: velocità commerciale, quantità di servizio offerta e grado di ammodernamento del parco rotabile. Il riconoscimento degli ammortamenti del materiale rotabile, in particolare, rappresenta un elemento di assoluta novità, al fine di remunerare tutti i fattori produttivi necessari alla fornitura di servizi di TPL e garantire il rinnovo periodico dei mezzi.
Naturalmente, molto dipenderà da come saranno utilizzati questi parametri sul campo, ma almeno adesso esiste lo strumento per calcolare il giusto prezzo dei servizi di trasporto pubblico locale.
Non scordiamoci poi che i costi standard sono importanti come strumento per una corretta ed equa quantificazione dei corrispettivi da porre a base d’asta nelle gare per l’affidamento dei servizi superando, si spera gradatamente, quelle differenze di costo tra i corrispettivi unitari stabiliti nei contratti di servizio nelle diverse realtà del Paese.
Infine per tutti gli Enti titolari del servizio e della programmazione, per quelli appaltanti e/o regolatori questa intesa diventa un passaggio fondamentale in quanto a tutti loro verrà richiesto un impegno importante in funzione di un percorso di affidamento del servizio tramite gara ad evidenza pubblica. E in questa prospettiva si capisce ancora meglio il lavoro seminariale fin qui svolto dall’Associazione, lavoro che potrà fornire importanti elementi di informazione e formazione. Il prossimo passo, spero, sarà proprio quello della affermazione delle gare come modalità generale di affidamento in un Paese dove la concorrenza è ancora poco aperta ad una vera competizione”.