26 Ottobre, 2024
Bruno Ginocchini, fondatore dell’Associazione: Nascita e rinascita di federMobilità

Le premesse in un incontro a Torino
L’idea che potesse sorgere in Italia l’Associazione federMobilità ha seguito un percorso di sviluppo che è durato alcuni anni e ha toccato alcune tappe significave.
Un primo barlume di una tale idea si può far risalire a un incontro che si svolse nell’arco di due mezze giornate, la cui data si può collocare nell’anno 2001. L’incontro si tenne al Lingotto per iniziativa della Provincia di Torino, allora presieduta da Mercedes Bresso. Esso vide una partecipazione a inviti abbastanza ristretta e fu incentrato sui temi del Trasporto Pubblico Locale (prima di tu o il finanziamento, ma non solo). La sua particolarità fu di avere come principali ospiti i maggiori esponenti dell’Associazione Francese GART (Groupement des Autorités Responsables des Transports). Il principale invitato italiano a quell’incontro, al di fuori degli esponenti piemontesi, fu l’Assessorato ai Trasporti della Regione Emilia-Romagna, allora affidato ad Alfredo Peri.

Si può dire che il conta o con la floridezza e la capacità di iniziativa di quell’associazione francese, che era nata nel 1981 e che già allora contava moltissimi aderenti, anche se non ancora gli oltre 200 di oggi, fu in qualche modo ispiratore dei successivi sviluppi.

Un doppio fronte: europeo e nazionale.
Da quel momento par una riflessione che andò avanti per circa un biennio parallelamente su due fronti : europeo e nazionale. I principali momenti che permettevano qualche confronto si avevano a margine delle riunioni della Conferenza delle Regioni, delle Conferenze Stato-Regioni e Stato-Regioni-Città-Province, nonché degli incontri in cui le Associazioni Imprenditoriali del Trasporto Pubblico chiamavano periodicamente a discutere le Regioni e gli Enti Locali.
Sul lato europeo, poiché l’Assessorato ai Trasporti della Regione Emilia-Romagna prendeva parte fin dagli anni 90 a inizitive e progetti europei, si ebbero occasioni ulteriori di contattare l’associazione GART e di riflettere ulteriormente sull’utilità di associazioni di tale tipo. Per inciso, in
un cambiamento recente, l’associazione francese ha introdo o anch’essa il termine ‘mobilità’ nel sottotitolo del proprio logo.

Sul lato nazionale si avvertivano urgenze sicuramente maggiori e più specifiche, collegate ai processi di innovazione legisla va in corso, che procedevano secondo due principali direttrici: la liberalizzazione delle procedure di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e la regionalizzazione delle ferrovie locali in concessione e in gestione commissariale governativa.
In particolare si avvertiva la carenza di un ambito in cui poter svolgere riflessioni che fossero autonome rispetto a quelle delle organizzazioni imprenditoriali del settore, seppure tenendo sempre in grande considerazione l’esperienza di chi, oltre ad essere sul campo da tempo quasi immemorabile, aveva poi la responsabilità di erogare effettvamente i servizi essenziali della mobilità.
Tornando un attimo sul lato europeo, necessitava anche poter approfondire l’iter e gli sviluppi del processo normativo europeo riguardante il trasporto pubblico, che stava procedendo contemporaneamente a quello nazionale.

La costituzione dell’Associazione.
In questo quadro, verso la fine del 2002 e durante buona parte del 2003 si approfondirono i contatti per addivenire alla costituzione dell’Associazione, tendendo prioritariamente a coinvolgere le Regioni, le maggiori Province e i maggiori Comuni.
Già verso la fine del 2003 cominciò a riunirsi informalmente un ‘Comitato Promotore’ composto da prestigiosi membri e subito all’inizio del 2004 si procedette formalmente a creare l’Associazione.
L’Atto Costitutivo fu sottoscritto nella sede del Comune di Roma il 30 gennaio 2004 dagli Enti fondatori Comune di Milano, Provincia di Torino, Provincia di Rimini, Regione Campania, Regione Toscana, Regione Umbria.
In contemporanea fu approvato il primo Statuto e, in attesa dell’iscrizione dei numerosi altri soci già pronti ad aderire e della convocazione degli organi statutari, fu nominato un primo Comitato Esecutivo provvisorio presieduto da Ennio Cascetta per la Regione Campania e costituito inoltre da Alfredo Peri per la Regione Emilia-Romagna, Vittorio Adolfo per la Regione Liguria, Franco Campia per la Provincia di Torino, Maurizio Maria Taormina per la Provincia di Rimini, Francesco Negrini per la Provincia di Mantova, Giorgio Goggi per il Comune di Milano, Franco Pellizzer per il Comune di Bologna, Mario Di Carlo per il Comune di Roma. Alla memoria di quest’ultimo, scomparso nel 2011, va un rispettoso e affettuoso omaggio.

Alla base dello Statuto, come missione principale dell’Associazione, veniva individuata la costituzione di un “forum per il governo regionale, locale e urbano della mobilità sostenibile” con particolare attenzione al Trasporto Pubblico Locale in tutte le sue forme.
Immediatamente, in un breve arco di tempo, vi fu l’adesione formale, oltre che degli Enti già citati, anche di Regione Marche, Provincia di Ravenna, Provincia di Benevento, Provincia di Napoli, Provincia di Padova, Regione Sardegna, Provincia di Milano, Provincia di La Spezia, Provincia di Roma, Provincia di Bologna, Comune di Vicenza, Provincia di Cosenza, Regione Piemonte e tanti altri ancora.
La presidenza del Prof. Ennio Cascetta a fu immediatamente ufficializzata alla prima riunione formale e, dopo alcuni anni, quando il Coordinamento Trasporti della Conferenza delle Regioni passò alla Regione Campania che lo esercitava tramite lo stesso Assessore Cascetta, la presidenza passò all’Assessore Peri della Regione Emilia-Romagna.

I temi principali del primo periodo e la tendenza ad evolvere anche verso altri temi.
Come già accennato, uno dei principali filoni di riflessione riguardava l’evoluzione dei quadri normativi rispettivamente europeo, nazionale e delle principali regioni, evoluzione che procedeva in modo ovviamente collegato, anche se non sempre ordinato e concorde. Ma non meno importante e necessaria si dimostrò, fin da subito, l’esigenza di far sentire una voce il più possibile concorde, da parte degli En soci, sul tema del finanziamento dei servizi di trasporto pubblico da parte dello Stato.
La discussione su entrambi i temi era praticamente costante e tendeva ad accendersi par colarmente in occasione delle varie finanziarie annuali dello Stato, che affrontavano ovviamente ogni volta il tema del finanziamento, ma anche quasi sempre (o sempre addirittura) il tema del processo di liberalizzazione. Entrambi i temi risultavano approccia in modo abbastanza oscillante da un anno all’altro. Sui vari disegni di legge e relativi emendamenti c’era pertanto un continuo studio e approfondimento, anche con il supporto di esperti esterni.
In generale la liberalizzazione della gestione, l’efficientamento del servizio e dell’uso delle risorse sono stati gli argomenti che l’agenda politica ha reso costantemente attuali e che federMobilità ha seguito con puntualità promuovendo momenti di dibattito e di confronto sui punti di maggiore rilievo, i cui esiti sono stati posti all’attenzione delle istituzioni italiane ed europee.
La posizione di federMobilità sui temi in discussione veniva riportata talora direttamente ai Ministeri (tra cui principalmente quello dei Trasporti ) e alle Commissioni parlamentari competenti.
Elemento di importanza decisiva era che la posizione di federMobilità venisse tenuta in conto nel processo di formazione dei pareri delle Conferenze rispettivamente Stato-Regioni e Stato-Regioni Province-Città. In vista di ciò si cercava di mantenere una relazione costante con la Conferenza delle Regioni, l’ANCI, l’UPI e con le Associazioni delle Imprese.

All’inizio un po’ sotto tono, rispetto a questo dibattito sulle politi che della mobilità, avanzava anche la consapevolezza di dover toccare altri temi più specifici, come l’individuazione delle modalità più opportune attraverso cui ciascun Ente riuscisse ad affrontare al meglio i propri compiti, per come di volta in volta venivano individua dalle norme che progressivamente entravano in vigore e, sia purlentamente, si stabilizzavano.

Dal punto di vista dello Statuto, comunque, assieme al focus principale posto sui momenti di riflessione e di elaborazione, non mancavano fin dall’inizio precisi ed estesi riferimento a compiti anche maggiormente attivi, anche nei confronti degli stessi soci, come l’organizzazione di corsi e di seminari di preparazione e di aggiornamento del personale degli enti associati, nonché forme di consulenza agli stessi.

Questi ultimi campi di azione di federMobilità assumeranno negli anni sempre maggiore importanza, anche grazie alla relazione con ART, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che verrà istituita con decreto legge a dicembre del 2011, costituita a Torino nel settembre 2013 con primo Presidente Andrea Camanzi e svilupperà gradualmente la sua azione.Si può quindi tracciare grosso modo una linea di evoluzione dell’attività di federMobilità.
Un primo non breve lasso di tempo fu molto dedicato a cercare i modi di influire sulle politiche della mobilità e dei trasporti pubblici in particolare. In tale periodo fu dato un po’ meno spazio ad approfondire le funzioni organizza ve della mobilità stessa. Certamente comunque fu sempre grandissima l’attenzione ai Contra di Servizio in tutti i loro aspetti, che furono oggetto di numerose iniziative, come anche lo scambio di esperienze concrete portate avanti dai Soci, la loro pubblicizzazione e il confronto con analoghe esperienze italiane ed europee.

Ci fu anche un piccolo gruppo di lavoro separato dedicato alle Agenzie, le quali in un primo momento erano si ammesse all’Associazione, ma solo come membri aggregati e non effettivi. Bisogna però dire che, nell’arco poco più di una decina di anni, il progressivo stabilizzarsi delle norme sia a livello nazionale che europeo e quindi l’attenuarsi del dibattito intorno a loro, fece anche a un certo punto scemare l’interesse dei soci a partecipare ai confronti nell’Associazione.

Il fuoco sui temi dell’organizzazione della Mobilità e del Trasporto Pubblico.
Come si è già accennato, specialmente in corrispondenza con la progressiva entrata a regime dell’attività di ART è divenuto invece sempre più rilevante, per gli Enti responsabili, adeguare il proprio funzionamento alle necessità derivan dall’applicazione delle norme sia legislative che regolatorie.
Questo ovviamente senza interrompere la costante attenzione all’evoluzione del contesto finanziario-normativo del trasporto pubblico locale e mantenendo l’abitudine a creare molteplici occasioni di dibattito anche con incontri decentrati presso le sedi dei vari Soci.
Negli ultimi anni, anche per le note obbiettive condizioni che si sono verificate a livello globale, si è fortemente ampliata l’a vità on-line.
Tutto ciò ha favorito un nuovo sviluppo dell’Associazione, che molto si è concentrata su queste funzioni di organizzazione della mobilità e sull’assistenza ai soci finalizzata ad ottimizzarne l’adempimento da parte loro.
Questa svolta di federMobilità è avvenuta dopo più di un decennio dalla sua costituzione e ne ha costituito una specie di rinascita.
La rimessa a fuoco della propria missione insieme alla messa in campo di una serie di servizi ha infatti decisamente rinnovato l’interesse degli Entia farsi soci e a partecipare attivamente alla vita associativa. In occasione di questa ripartenza si è avuta, a giugno del 2016, la nomina a Presidente di Giuseppe Ruzziconi, in rappresentanza dell’Agenzia AMI di Ferrara.

Il positivo rapporto con ART, nel rigoroso rispetto della totale diversità dei ruoli, ha anche riaperto la strada al coltivare rapporti fecondi a tutto campo, sul piano nazionale, non solo con le realtà associative che rappresentano le Imprese, ma anche con le realtà istituzionali: dalle rappresentanze di Regioni, Province e Comuni, al Ministero dei Trasporti , all’AGCOM, alle Commissioni Parlamentari che trattano i temi di interesse dell’Associazione.

Possiamo parlare quindi all’oggi di una presenza di federMobilità su tutti terreni di interesse dei Soci:
– i rapporti ente affidante/aziende di trasporto (gare, concorrenza, obblighi di servizio, contra di servizio, strumen per la ges one delle funzioni),
– la formazione di alta qualità a costi accessibili, nell’interesse del settore del trasporto pubblico e del Paese, con in particolare la Scuola di Formazione, nata da alcuni anni in collaborazione con Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca). Un’esperienza
didattica pensata per rispondere alle esigenze degli Enti locali ed in generale di tutti gli attori che operano nella pianificazione, organizzazione e gestione della mobilità e del TPL.

Non a caso l’incontro che è in corso dedica sì un minimo di spazio alla celebrazione, ma soprattutto è pensato come momento attivo di partecipazione e di sviluppo dei rapporti interni ed esterni a ogni livello.

Non resta quindi che augurare un BUON VENTESIMO COMPLEANNO A federMobilità E A TUTTI I SUOI SOCI guardando con ottimismo e fiducia ai traguardi futuri.

Vai alla barra degli strumenti