27 Luglio, 2024
Un quadro completo e organico sulle azioni e sui risultati raggiunti nei diversi settori d’interventi

Autobus, mobilità ciclabile e sostenibile, treni e integrazione tariffaria. Strade e sicurezza stradale. Merci e logistica, ma anche aeroporti e settore idroviario. Un panorama a trecentosessanta gradi sulla mobilità e sui trasporti in Emilia-Romagna: è disponibile online il “Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto 2018”, frutto di un corposo lavoro di raccolta e analisi dei dati all’interno dell’assessorato regionale.

Si tratta di una consuetudine ormai consolidata: nato nel 2002 come monitoraggio dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale (previsto dalla legge regionale n. 30 del 1998), a partire dall’edizione 2009 il Rapporto è stato esteso a tutti gli altri ambiti del trasporto e della mobilità in Emilia-Romagna, diventando così uno strumento con cui la Regione offre un quadro completo e organico, analizzando le politiche, le azioni e i risultati raggiunti nei diversi settori d’intervento.

 

Il settore autofiloviario e la mobilità urbana

Il Rapporto di monitoraggio 2018 parte con una panoramica sul settore autofiloviario e sulla mobilità urbana, con un’analisi delle azioni e degli investimenti regionali, insieme ad approfondimenti su passeggeri trasportati, parco mezzi, mobilità ciclopedonale e qualità dell’aria. I passeggeri trasportati sui bus nella nostra regione sono aumentati costantemente negli anni e nel 2017 sono stati 292,56 milioni, con il valore consuntivo 2016 che aumenta rispetto l’anno precedente di circa il 1,62% e il dato pre-consuntivo 2017 che conferma un ulteriore incremento del 3,05%. 3.156 mezzi, di cui 3.007 autobus e 149 filobus. Oltre 110 milioni di km/anno di servizi minimi e aggiuntivi, oltre 252 milioni di euro all’anno di contributi d’esercizio per i servizi minimi. 141,1 milioni di euro di ricavi da traffico e 134,8 milioni di euro di ricavi tariffari nel 2016. Il tutto all’interno di un contesto di riferimento che vede 9 agenzie locali per la mobilità e 4 società di gestione (grazie a un forte impegno della Regione verso la semplificazione della “governance”), oltre a diverse imprese private di trasporto, e 5.440 addetti.

In Emilia-Romagna c’è stato un aumento significativo dei km di piste ciclabili realizzate nelle aree urbane della regione: si è passati infatti dai 419 km del 2000 ai 1.583 del 2016. Per quanto riguarda la qualità dell’aria la Regione svolge un monitoraggio su alcuni indicatori: il valore della media annua di PM10 nei comuni capoluogo rimane anche nel 2017 sotto il limite massimo stabilito di 40 µg/m3, ma con peggioramento dei valori, che passa dai 28,8 µg/m3 del 2016 ai 32,7 del 2017.

 

Il settore ferroviario

Si passa poi all’analisi del settore ferroviario, che vede 1.400 km di rete (di cui circa 1.050 di competenza statale e 350 di competenza regionale), 258 stazioni attive e oltre 910 treni al giorno. Nel 2017 i passeggeri trasportati sui treni nella nostra regione sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente: circa 41 milioni all’anno, se si considerano i saliti sui treni a contratto della Regione, e circa 45,5 milioni all’anno, che corrispondono a circa 152.000 in un giorno feriale medio invernale, se invece si conteggiano i saliti su tutti i treni del trasporto ferroviario regionale nelle stazioni dell’Emilia-Romagna. Forte è l’impegno della Regione per il rinnovo del materiale rotabile, con 96 nuovi treni, di cui 75 nel corso del 2019. Il livello dei servizi erogati nel 2017 è in linea con l’anno precedente, per un totale di 18.100.000 treni*km per servizi regionali, per un corrispettivo pari a 137 milioni di euro, costituito per 124 milioni di euro di risorse trasferite dallo Stato attraverso il Fondo Nazionale Trasporti e circa 13 milioni di euro di risorse regionali. E ancora: 113 milioni di euro di ricavi da traffico nel triennio 2015-2017, con una crescita dell’28% rispetto al 2008. 1.452 addetti del settore ferroviario regionale nel 2017 (trasporto e rete), -10% dal 2000.

 

L’integrazione tariffaria: il sistema “Mi Muovo”

Anche nel 2017 è continuato l’impegno della Regione per l’estensione di “Mi Muovo”, il sistema di bigliettazione elettronica integrata dell’Emilia-Romagna, che consente a cittadine e cittadini di utilizzare i treni e i bus con un unico biglietto, oltre che una serie di altri servizi come il bike sharing e la mobilità elettrica. Alcuni numeri: oltre 350.000 tessere “Mi Muovo” emesse, 1.753 tessere “Mi Muovo tutto treno”. Nel 2017 sono stati venduti: 1.984 Mi Muovo, 3.543 Mi Muovo studenti, 5.527 abbonamenti annuali ferroviari, 5.950 abbonamenti annuali ferroviari studenti, 248 Mi Muovo City Più e Mi Muovo City Più studenti, 41.254 Mi Muovo Mese, 17.148 abbonamenti annuali totali. 16 milioni di euro di contributi regionali impegnati, di circa 11 milioni liquidati, su una spesa complessiva di oltre 36,2 milioni di euro per il progetto “Mi Muovo”.

 

Il settore strade e la sicurezza stradale

Si prosegue con il settore stradale, con un’analisi sull’assetto della rete, sugli investimenti e sui dati di traffico disponibili. 2.000 km di strade trasferite dallo Stato all’Emilia-Romagna. 1.149.016.040 transiti nel 2017(-0,4% rispetto al 2016), rilevati da 281 postazioni installate su strade provinciali e statali. Oltre 31 milioni di euro, dal 2002 al 2016, su un costo di oltre 105 milioni, per interventi sulla rete stradale di interesse regionale destinati a interventi cofinanziati da ANAS e da privati mediante convenzioni, di cui opere in corso di esecuzione o ultimate nel 2017 per un importo complessivo di oltre 16 milioni di euro a carico della Regione, a fronte di un costo complessivo di oltre 72 milioni di euro. Più di 24 milioni di euro per la sistemazione di strade provinciali a seguito di eventi eccezionali o calamitosi dal 2012 al 2016. 120,1 milioni di euro assegnati, nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, dal Cipe per 24 interventi in Emilia-Romagna. 1.000 km di strade rimaste all’ANAS, con 878,4 milioni di euro di investimenti in Emilia-Romagna per la realizzazione di 13 interventi nel contratto di programma 2016-2020.

Molto forte l’impegno della Regione anche nel settore della sicurezza stradale, dove svolge attività di promozione e sensibilizzazione su questo tema grazie all’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale. Gli ultimi dati sull’incidentalità disponibili mostrano che in Emilia-Romagna nel 2016 ci sono stati 17.406 incidenti, 307 morti e 23.594 feriti, mentre nel 2017 si rileva un significativo aumento del dato di mortalità con un evidente rallentamento verso l’obiettivo del dimezzamento delle vittime al 2020 rispetto al 2010.

Dal 2003 al 2017 sono stati finanziati 74 interventi nell’ambito del Piano nazionale per la sicurezza stradale, promossi da Comuni e Province, per un contributo totale di circa 44 milioni di euro. Alla fine del 2017 è stato emesso un ulteriore decreto (D.M. 468/2017) per il finanziamento di interventi per la messa in sicurezza della circolazione ciclistica cittadina; alla Regione sono stati assegnati 2.265.129,62 euro.

 

Il settore del trasporto merci

Il Rapporto di monitoraggio dà poi spazio al settore del trasporto merci, di cui vengono illustrate le principali caratteristiche e i dati di traffico, con un quadro sul porto di Ravenna, sul trasporto ferroviario merci e sui nodi logistici regionali, oltre che sul settore dell’autotrasporto e della logistica urbana. Nel 2017 nel porto di Ravenna sono state movimentate quasi 26,5 milioni di tonnellate di merci (26.508.485 ton) con un aumento di +2,1% rispetto al 2016, e si sono registrate 2.939 navi (-3,1%). Il tutto in un quadro di oltre 15 milioni di euro, dal 2008 a oggi, di finanziamenti da parte della Regione. Quanto al trasporto ferroviario merci in Emilia-Romagna nel 2017 si ritiene che il traffico ferroviario merci in regione sia calato di -0,14% rispetto al 2016, fino a raggiungere circa 19,4 milioni di tonnellate. Questo in un panorama che vede 9 impianti ferroviari principali su rete RFI, più uno su rete FER, oltre a raccordi operativi privati). 9 milioni di euro di contributi regionali dal 2010 al 2012 (L.R. 15/09) e 2,4 milioni di euro dal 2013 al 2016  (L.R. 10/2014). Le merci movimentate su strada nel 2015 (ultimi dati disponibili) sono state circa 208 milioni di tonnellate, con un calo di -1,92% rispetto al 2014. Nel campo della logistica, invece, la Regione ha liquidato complessivamente agli Enti locali per i progetti “city logistics” 3.831.998,46 euro, per un costo complessivo dei progetti di 12.104.507,88 euro. I progetti finanziati, al 2017, risultano tutti completati ad esclusione di Forlì che è ancora in corso di completamento grazie ad una integrazione finanziata dal Ministero.

 

Il settore aeroportuale

Quanto al settore aeroportuale vengono riportati i principali dati di traffico degli scali dell’Emilia-Romagna, anche in confronto al panorama nazionale. Il traffico passeggeri negli aeroporti regionali dell’Emilia-Romagna nel 2017 ha visto 8.665.352 passeggeri, registrando un nuovo aumento rispetto all’anno precedente (+7%), e 56.386 tonnellate all’anno di merci trasportate (+18%).

 

Il settore idroviario

Il report contiene anche un’analisi sui dati di traffico merci e sugli investimenti realizzati nell’ambito del settore idroviario. Il sistema idroviario padano-veneto, di cui il fiume Po costituisce l’asse portante, ha un’estensione di 957 km, di cui 564 utilizzabili a fini commerciali. Sempre nel 2016 la Regione ha stanziato 256.000 euro per interventi urgenti, mentre se si guarda il periodo dal 1991 al 2017 si registrano oltre 47 milioni di finanziamenti regionali.

 

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